I nuovi caminetti a bioetanolo: design e funzionalità

caminetti a bioetanolo

Chi non ha mai desiderato avere un camino in casa? L’idea del focolare, del caminetto attorno a cui riunire la famiglia e gli amici ha, da sempre, dato l’idea di un’abitazione accogliente, quasi da sogno. Nel corso dei decenni, e specialmente negli ultimi anni, anche la progettazione del camino ha subito dei cambiamenti, raggiungendo, sempre più, delle soluzioni innovative e

valide per poter unire, allo stesso tempo, funzionalità ed efficienza al gusto e al design.
Il camino ecologico, altrimenti noto come come “camino a bioetanolo“, risulta, quindi, essere una valida alternativa al camino tradizionale, per poter scaldare l’abitazione senza, però, produrre tutti quei fumi nocivi, altrimenti immessi nell’ambiente.
Oltre a rispettare, pertanto, la salute del nostro pianeta, questa tipologia di camino si presenta, al giorno d’oggi, sotto varie forme di design, atte a soddisfare le più diversificare esigenze e i più svariati stili abitativi: da forme semplici a design più accattivanti, i camini a bioetanolo sono capaci di impreziosire gli ambienti della casa in cui verranno disposti.

Ma come funzionano i biocamini?

Il meccanismo è molto semplice: il bioetanolo funge da alimentatore ed essendo ricavato dalla fermentazione di biomasse vegetali, è una fonte ecologica e completamente rinnovabile (l’alcool etilico, contenuto in colture tipo mais, orzo e barbabietole diventa il vero e proprio combustibile di questo tipo di camini).

Tali colture sono, in genere, o appositamente dedicate o provenienti dallo scarto dell’industria agroalimentare o dai rifiuti solidi urbani.

Le biomasse vegetali, inoltre, presentano un alto contenuto di etanolo e, per questo motivo, la capacità di riscaldamento dei camini ecologici risulta tra le più alte, sviluppandosi abbastanza velocemente rispetto ad altri tipi di combustibili.
Abbiamo, però, detto che il camino a bioetanolo ben si coniuga con l’aspetto estetico e di design.
Vediamo perchè: cominciamo con il dire che il camino ecologico non ha bisogno di canna fumaria, in quanto, come detto pocanzi, non vengono prodotti tutti quei fumi che occorre espellere normalmente, all’esterno.
In questo modo, il calore stesso non è disperso, con un notevole risparmio di combustibile. In tal senso il camino ecologico risulta conveniente non solo dal punto di vista dell’efficientamento energetico ma anche dal punto di vista del risparmio economico, in tempi di ritorno piuttosto brevi.

L’unica parte annessa al camino è il serbatoio, dove è contenuto sia il combustibile che una particolare pietra porosa, che, assorbendo il combustibile, fa si che questo bruci lentamente e in modo graduale: grazie alla sua struttura, il camino a bioetanolo risulta quindi essere anche molto sicuro dato che, grazie a questa pietra, non vi è contatto tra la fiamma e il combustibile stesso.

Tutto questo consente la progettazione di un camino ecologico nelle più svariate forme e dimensioni, in colori diversi e con rivestimenti variegati, in modo da adattarsi facilmente a qualsiasi esigenza abitativa o stile d’arredo: è il caso dell’azienda British Fires, leader in Italia, nella produzione di camini a bioetanolo.
Nell’ottica dell’innovazione continua, la British Fires considera il camino non solo un sistema di riscaldamento ma un vero e proprio completamento d’arredo: è possibile, infatti, trovarlo nella versione a stufa, a parete, incassato o nella forma classica di camino fino ad avere design esclusivi e personalizzati, appesi proprio come una tv. Il costo medio si aggira, infine, tra i cinquecento e i seicento euro, variabile in base alle dimensioni e allo stile richiesto.

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